Entro a scuola e mi trovo nell'indistinto vociare. Entro a scuola e i piedi non se ne accorgono perchè la pavimentazione è quella della palladiana. Salgo le scale e individuo subito la coppia dell'anno, poi le ragazze di 3, a sinistra c'è qualcuno della 5 A a destra quelli della 5B. Alla seconda rampa non c'è più nessuno e inizio a pensare: "sono a scuola".
Le colleghe della sala insegnanti, la bidella migliore-del-mondo già al suo posto di comando, e io non vedo l'ora di lasciarmi tutto "il fuori" alle spalle ed entrare in classe.
Invece di entrare in classe, me ne accorgo subito "esco" in classe: la prima fila è una vetrina del centro, i vestiti all'ultima moda, i musini truccati, ma non troppo e i capelli perfetti; Filippo non parla con nessuno, Camilla è contro il termo e guarda fuori, Ludovica parla con l'amica ma è davvero disgustata. La faccia di Melissa è troppo seria, Claire e Jaqueline sono nascoste dietro, perchè hanno la faccia nei libri, nessuno si è accorto che sono lì.
Tre passi indietro e sono nel corridoio, busso con forza sulla porta aperta per attirare l'attenzione. Voci, sedie, passi, voci: in 2 secondi ciascuno è al suo posto, in piedi, dietro al banco; Matteo è ancora girato a parlare col compagno e Ivan resta seduto sicuro di non essere notato, anzi ormai lo fa per essere notato, per quel saluto speciale che viene rivolto a lui prima degli altri. Guardo Ivan, che mi sorride e si alza, aspetto che Matteo decida di prendermi in considerazione; saluto, ci siediamo e prendo fuori il registro.
Arriva Patrizia e si siede accanto a Giorgia che le regala un bel sorriso. Francesco sbadiglia e Luca prende l'astuccio, Mohamed si aggiusta sulla sedia e dice qualcosa a Monica, che pare infastidita.
Chiudo il registro e leggo un brano di un libro.
"...Questa non è la cattedrale... la cattedrale la pagano i nobili e la città; questa chiesa, invece, che sarà ancora più importante e più bella della cattedrale, la paga e la costruisce il popolo"..."Se non è una cattedrale ... che cos'è?". " E' la nuova chiesa che il quartiere della Ribera sta costruendo in segno di ringraziamento e di devozione a Nostra Signora la Vergine..."
...
Metto il segno e, per fare sedimentare quella pagina che sarà l'oggetto della lezione, faccio l'appello: una domanda a ciascuno.
Mentre rispondono cominciano a vedersi, uno dopo l'altro i sorrisi.
Non sorride Camilla che pare avere dormito poco e ha davanti un libro con troppi numeri, per essere di arte! Mi accosto, la guardo, chiudo il libro e le chiedo cosa ne pensa dell'incipit della lezione...
"Potrebbe anche essere interessante, ma adesso ho problemi più urgenti!"
"Hai ragione Camilla, tu stessa non sai quanto hai ragione!" al suo sguardo interrogativo rispondono 23 risate ...
Adesso 24!
RispondiEliminaMa perchè "ti sprechi" in un blog e non scrivi un libro?
ma se tu diventassi sincera ... scriveresti un blog... ahahahaahah
RispondiElimina-.- non fa ridere! :P
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