sabato 30 gennaio 2010

Ridere a scuola

Ci sono molte cose che le persone serie, cioè quelle che hanno deciso di fare un mestiere vero, si perdono!
Oooooh certo anche quelli che hanno deciso di "rimanere a scuola" si perdono molto, ad esempio una bella vacanza in Grecia a fine maggio, la fioritura delle zagare in Sicila ad Aprile, la settimana bianca con i prezzi bassi e le piste da sci vuote...
Però, in casa mia, è così:  nessuno lavora e al mattino tutti si va a scuola!
A scuola c'è un sacco di gente e di solito c'è anche una bella allegria che si moltiplica a mano a mano che ci si allontana dalla sala insegnanti e dalla segreteria.
A scuola capita sempre qualcosa d'interessante e a volte si ride, ma proprio tanto!!!!!!!
Si ride per i motivi più diversi a volte solo perchè si è contenti e questo è sconsigliato, criticabile, perchè la scuola è un posto serio, dove si studia, dove si conserva e tramanda il sapere.
A me, questo sembra un buon motivo per sorridere e visto che io a scuola ci sto bene, le belle volte che rido... e proprio di cuore, anzi sghignazzo proprio.
Si dice che durante un cambio d'ora, mi si abbia visto ballare per le scale cantando "Baciami ancora" di Jovanotti, o che al Paradisi -nuova sede, pavimenti lucidi da specchiarsi- preferissi raggiungere la classe in scivolata. Io non ricordo assolutamente, però prima di smentire, dichiaro che trovo entrambe le ilazioni .. plausibili, se non addirittura probabili.
Penso che stare con tutta questa gente sia una esperienza interessante, che tende a diventare entusiasmante in quelle giornate dove tutto funziona, quando ognuno dà il meglio di sè.
... il che non è uguale a dire: "quando tutti studiano e sono disciplinati", ma piuttosto "quando tutti si sentono accolti, accettati" e regalano agli altri il loro lato migliore.

Le giornate peggiori sono quelle che precedono il "giudizio universale", quando ci si prepara alla separazione dei buoni e dei cattivi... ecco se potessi stare a casa lo farei volentieri, ma non si può.
Cosa succede a fine quadrimestre? Una successione esasperante e inutile di verfiche e interrogazioni a rotta di collo. Il risultato è sempre lo stesso, con le dovute eccezioni: se lo studente ha sempre studiato, il risultato è buono -ma lo sapevamo già- sono mesi che inanella lodi, elogi, domande intelligenti, voti positivi! Se, invece, lo studente non ha mai studiato anche questa sua ultima performance sarà, ahimè, negativa e anzi peggiore delle altre: per lo studio disorganizzato, per le nozioni non sedimentate, per la preparazione affrettata e a questo si unirà, per l'occasione, uno stato d'animo negativo dovuto alla stanchezza, all'ansia, alla consapevole disperazione, alla paura del risultato negativo.
Però la categoria "studenti bravi e studenti insufficienti" comprende pochissimi nomi, infatti, la "normalità" sta nella categoria "abbastanza bene e qualche volta male". Qui c'è la maggioranza.
Ecco questa è la categoria vivace cioè quella che si muove tra gli scalini della scala docimologica, esplora l'atteggiamento infuriato del genitore, si pregia del complimento del prof, sa cosa vuole dire sopportare l'onta del 2 e passare la notte a recuperarlo. costoro sono quelli esperti, che la scuola la sperimentano appieno senza privarsi dei piaceri della vita.
Ecco, lo so non dovrei esprimermi ma lo dico "scorrettamente", questi sono i migliori, indubbiamente!
Sono quelli che si permettono di dirti con la massima serietà che Il monaco in riva al mare è uno di Monaco di Baviera, lasciandoti sbalordita per un secondo, poi in preda al più delirante sghignazzo della giornata, per poi incastrarti in un ragionamento allucinante "va beh in fondo è romanticismo tedesco: poteva starci che fosse uno di Monaco...". ( Cosa è che ti fa provare, una dopo l'altra, le più estreme emozioni? L'arte!)
Questi sono quelli che, quando fai fare un ragiornamento sul tema mitologico nell'Ottocento e incautamente proponi Saturno che divora i suoi figli di Goya e La nascita di Venere di Cabanel, alzano la mano. "Dunque hai trovato un parallelo tra Saturno e la Venere? Dimmi..."
"l'orbita, è abbastanza parallela prof..."
Lo so avrei dovuto dargli un 2 , ma perchè? Goya e Cabanel rimangono quel che sono e una risata intelligente non toglie il sapere, anzi, aggiunge buon umore!

7 commenti:

  1. Ormai li commento quasi tutti...31 gennaio 2010 alle ore 12:06

    10 e lode per il post!

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  2. per un attimo anche noi abbiamo farfugliato "ma com'è piccola quella città.."
    (Monaco in riva al mare)
    (la chiara non lo sa))))))))

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  3. Prof ma dove li tira fuori tutti questi discorsi stupendi???
    Dicevano che lei era una prof "particolare" prima che la conoscessi, ma oggi penso che lei sia UNICA!!!

    Rocco

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  4. proooooofffffff lei è un mito x come scrive qst blog... mi sn fatta le migliori risate quel gg.... aahhaha

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  5. Belliximo intervento, anche se mi avevano già racc tt...cmq si è dimenticata di scrivere che Marat, stava tt il giorno in una vasca per rilassarsi!!!:D

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  6. Anonimo, marat nella vasca che si rilassava, era meno divertente... non so perchè, ma m'interistisce e ho rimossol'autore di questo commento. Vuoi dire il tuo nome sarebbe gradito.

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  7. prof io mi ritengo appartendente alla categoria "abbastanza bene e qualche volta male"!!!Lo testeremo Giovedì....!!!Cmq la battuta di Monaco è stata fantastica!!!!ahahaha adesso mi vado a scaricare i suoi appunti di Turner!!!!

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