Insegnare arte a scuola, forse l'ho già scritto perché è proprio un mio "pallino", è un tradimento all'arte, significa dunque ingannare lo studente.
Sì! mettiamocelo in testa subito, non si può fare arte a scuola.
In effetti non si chiama "Arte" ma "Storia dell'arte" che sarebbe come dire "Contestualizzazione dell'opera d'arte".
Mi piace molto il verbo "contestualizzare" cioè inserire in un contesto che è come dire rimettiamo al suo posto una cosa che è uscita fuori dal suo contesto originario, ora la troviamo in disordine, allora dobbiamo ricostruire tutto quell'"intorno" che, facendo parte di un'epoca passata e -a volte di un luogo scomparso- adesso non esiste più.
Ma questo non è arte, è premessa indispensabile -il famoso sine qua non- alla comprensione dell'arte.
Poco c'entra nell'arte il "bello" o il "non mi piace" più o meno queste categorie si usano in storia dell'arte come in matematica.
Sarebbe come chiedere a un nutrizionista notizie riguardo un alimento e questo risponde "buono! o almeno, a me piace!" Beh non sarebbe una informazione interessante!
Il preconcetto che, tra le arti, si ripercuote soprattutto sulle arti visive è dovuta al'immediatezza della fruizione: per ascoltare una musica ci vuole tempo, per vedere un balletto anche o per leggere un libro... ma per un quadro, apparentemente, basta un attimo.
Lo guardi e l'hai conosciuto, addirittura ne vedi una riproduzione e quindi lo conosci...
No questo è l'errore.
Occorre capirlo e contestualizzarlo a volte bisogna decodificarlo, per fare ciò bisogna restituirlo alla complessità culturale che lo ha generato ed eventualmente modificato nel corso del tempo.
Comunque, l'insegnamento della storia dell'arte non si basa nemmeno sull'esperienza veloce, e dicevamo insufficiente, della visione perché non si basa sull'opera originale ma s'accontenta della riproduzione.
Quel che è piccolo viene ingrandito, quello che è grande ridotto; poi tutto diventa schermo o pagina...
Quindi che senso ha studiare arte a scuola?
Lo stesso senso che imparare una lingua straniera: a scuola si impara a decodificare un documento in attesa di vederlo dal vero
Anche il tedesco lo s'impara in attesa di usarlo quando si sarà in un paese di lingua tedesca.
Quindi come possiamo imparare arte se non facciamo riferimento all'originale?
E' facoltativo frequentare luoghi d'arte?
No è parte integrante del percorso didattico, indispensabile, come la madrelingua d'inglese, o il viaggio studio in Francia.
E' un naturale completamento!
(Boulanger e aiuti, Salone del Palazzo ducale di Sassuolo, Mo)
Sì! mettiamocelo in testa subito, non si può fare arte a scuola.
In effetti non si chiama "Arte" ma "Storia dell'arte" che sarebbe come dire "Contestualizzazione dell'opera d'arte".
Mi piace molto il verbo "contestualizzare" cioè inserire in un contesto che è come dire rimettiamo al suo posto una cosa che è uscita fuori dal suo contesto originario, ora la troviamo in disordine, allora dobbiamo ricostruire tutto quell'"intorno" che, facendo parte di un'epoca passata e -a volte di un luogo scomparso- adesso non esiste più.
Ma questo non è arte, è premessa indispensabile -il famoso sine qua non- alla comprensione dell'arte.
Poco c'entra nell'arte il "bello" o il "non mi piace" più o meno queste categorie si usano in storia dell'arte come in matematica.
Sarebbe come chiedere a un nutrizionista notizie riguardo un alimento e questo risponde "buono! o almeno, a me piace!" Beh non sarebbe una informazione interessante!
Il preconcetto che, tra le arti, si ripercuote soprattutto sulle arti visive è dovuta al'immediatezza della fruizione: per ascoltare una musica ci vuole tempo, per vedere un balletto anche o per leggere un libro... ma per un quadro, apparentemente, basta un attimo.
Lo guardi e l'hai conosciuto, addirittura ne vedi una riproduzione e quindi lo conosci...
No questo è l'errore.
Occorre capirlo e contestualizzarlo a volte bisogna decodificarlo, per fare ciò bisogna restituirlo alla complessità culturale che lo ha generato ed eventualmente modificato nel corso del tempo.
Comunque, l'insegnamento della storia dell'arte non si basa nemmeno sull'esperienza veloce, e dicevamo insufficiente, della visione perché non si basa sull'opera originale ma s'accontenta della riproduzione.
Quel che è piccolo viene ingrandito, quello che è grande ridotto; poi tutto diventa schermo o pagina...
Quindi che senso ha studiare arte a scuola?
Lo stesso senso che imparare una lingua straniera: a scuola si impara a decodificare un documento in attesa di vederlo dal vero
Anche il tedesco lo s'impara in attesa di usarlo quando si sarà in un paese di lingua tedesca.
Quindi come possiamo imparare arte se non facciamo riferimento all'originale?
E' facoltativo frequentare luoghi d'arte?
No è parte integrante del percorso didattico, indispensabile, come la madrelingua d'inglese, o il viaggio studio in Francia.
E' un naturale completamento!
(Boulanger e aiuti, Salone del Palazzo ducale di Sassuolo, Mo)
Nessun commento:
Posta un commento