Confrontasi potrebbe essere la misura della voglia di vivere.
La misura della pazienza (nel suo significato etimologico) potrebbe essere la capacità di confrontarsi con coloro che ci confondono, quindi con coloro che rimangono distanti. Nella vita camminiamo al fianco di infinite persone ma può succedere che con qualcuno si instauri un legame malato e che l'alienazione arrivi al punto di non riconoscere più il nostro essere. Quando si è consapevoli di ciò, penso sia sano riprendersi la propria vita e accettare il limite della relazione.
Picasso, Donna allo specchio 1932, olio su tela, New York, MOMA |
Ci sono invece altre esperienze, in cui la relazione assume anche il significato di mettere in fila i pensieri e succede che dopo una lunga conversazione, ci si accorga di avere la mente ordinata, il "sentire" leggero e i drammi quotidiani ridotti al rango di responsabilità sopportabili. Queste relazioni hanno il potere di rafforzare il nostro io profondo, di rianimare le nostre capacità come corredo alle responsabilità.
Dopo giornate così, la vita non è più leggera, ma più leggibile.
Quando una situazione è chiara, quando la nebbia si alza e la strada risulta percorribile, pur restando impervia e senza una meta ancora definita, mi capita che si agganci ad una immagine o ad una serie di immagini.
Le mete irraggiungibili rimangono molto lontane ma sono viste attraverso lenti che ne descrivono i contorni netti .
I pensieri tormentosi perdono la sostanza plumbea e riacquistano la loro naturale inconsistenza fisica.
Eppure raramente sono incontri destinati a durare, anche questi, come gli altri, finiscono.
Nessun commento:
Posta un commento