riflessioni urgenti per documentare e condividere un'esperienza in via d'estinzione: l'insegnamento della Storia dell'arte.
sabato 15 ottobre 2011
quando finiscono i sogni
Un paio di settimane fa mi è venuto in mente di fare aggiustare un braccialetto.
era rotto, strappato, ed era stato riposto, da diversi anni nel cassetto, abbandonato.
Ricordo perfettamente quando l'ho comprato, invece appena ho il confuso ricordo di quando si è rotto.
L'ho portato da una signora che ha un negozio in centro. Quando glielo ho mostrato mi ha detto: "ahhh un "dodo" costerà un po' ma lo aggiusto". ( non è originale)
Poi ha insistito un po' per cambiare l'apertura: era convinta del fatto che fosse comoda la chiusura a calamita, due semisfere che si attirano e stanno unite da due calamite.
L'idea non mi è piaciuta da subito: non amo le calamite. Mi danno fastidio perchè ripropongono lo stesso schema, non si adattano.
Non mi piacciono nemmeno le chiusure delle borse con la calamita.
Non sto dicendo che non sono comode, anzi, ma, come le cerniere, bloccano la creatività. Quindi se per qualche motivo non possono ritornare alla loro forma originaria, non tornano affatto e ti lasciano nei guai, da sola, senza possiblità di rimediare variazioni sul tema!
comunque il "dodo" sta al mio polso destro da diversi giorni. Con la chiusura a calamita.
...che continua a non convincermi anche perchè tende a trattenermi o a trascinare cose: rimane aderente allo sportello dell'auto o all'intelaiatura del tavolo. Si porta con se le posate mentre ceno.
Non capisce che avrei bisogno di accorciarlo o allargarlo...
Mi impedisce di volare, mi trattiene, mi richiama alla forma che vuole riprendere sempre uguale.
penso che lo rimetterò nel cassetto e aggiungerò una perlina all'altro!
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